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Stress: cause e conseguenze

Stress: che cos’é Quando si parla di stress ci si riferisce a uno stato mentale e fisico, causato da sollecitazioni sfavorevoli (stressor) provenienti dall’ambiente esterno,  che producono grande disagio. Uno stress intenso, prolungato, provocato da super lavoro o da eventi negativi, è vissuto come una condizione in grado di influenzare lo stato di salute dell’individuo, […]

Stress: che cos’é

Quando si parla di stress ci si riferisce a uno stato mentale e fisico, causato da sollecitazioni sfavorevoli (stressor) provenienti dall’ambiente esterno,  che producono grande disagio. Uno stress intenso, prolungato, provocato da super lavoro o da eventi negativi, è vissuto come una condizione in grado di influenzare lo stato di salute dell’individuo, che viene sottoposto a situazioni di forte disagio. Quando l’ansia diventa una condizione persistente può generare alterazioni fisiche e psicologiche che innescano comportamenti di “sopportazione-resistenza”,  quali senso di spossatezza, astenia, scarsa vitalità, fino a diventare  veri e propri stati depressivi  e talvolta sfociando in episodi di grave crisi definite “attacchi di panico”. 

Come combattere lo stress

La prima difesa verso le situazioni descritte dovrebbe essere quella di evitare di superare il nostro personale limite. Poiché questo non sempre è possibile, possiamo ricorrere ad aiuti di diversa natura. Numerosi fitoterapici  utilizzati con il consiglio di un esperto fitoterapeuta, sono più maneggevoli e privi di pesanti effetti collaterali rispetto agli psicofarmaci, che, in caso di necessità, dovranno essere comunque utilizzati solo dietro prescrizione e controllo del medico.  

  • Si può procedere inizialmente con l’assunzione di integratori a base di Ginseng, Guaranà, Eleuterococco, Withania, Astragalo, Rodiola, definite piante adattogene per la loro capacità di fornire un surplus di energia, fisica e mentale, che può contribuire a contrastare e a sopportare meglio gli effetti negativi dello stress.  Queste piante possono essere utilizzate  anche con un certo anticipo in previsione di un periodo particolarmente impegnativo , sia per contrastarne gli effetti nocivi quando fosse già presente una situazione, allo scopo di ridurne la gravità. Esse possono essere associate  a piante più specificamente rilassanti, scegliendo quelle che più si addicono al disturbo che l’ansia ha causato. 
  • Se il disagio è causa di palpitazioni, il cosiddetto “cuore in gola“, o di tachicardia, può giovare l’assunzione di Biancospino, dall’azione rilassante del sistema nervoso particolarmente indicato come calmante cardiaco.  
  • Se invece l’ansia interessa l’apparato digerente, sono più appropriati la Melissa e il Ficus carica, che intervengono sulle somatizzazioni dell’ansia a livello dello stomaco o del colon e possono contrastare gastriti e coliti nervose. 
  •  Se i disturbi causati dallo stress alterano la fisiologia del sonno, si potrà ricorrere a numerose piante come la Passiflora, l’Escolzia, la Valeriana,  la Lavanda, la Scutellaria, il Luppolo, il Tiglio, la Melissa, il Giuggiolo, associate opportunamente fra loro e alla Melatonina, dalla peculiare funzione di regolazione del ritmo circadiano veglia-sonno.  Lo Zafferano, l’Iperico  e la Griffonia, sono utili per aumentare i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che aiuta ad alleviare gli stati di tensione e inquietudine, rinforzare la resistenza agli stress, oltre che intervenire sul tono dell’umore, per cui sono consigliate anche in presenza di depressioni lievi o moderate, che provocano sbalzi di umore, tristezza immotivata, crisi di pianto, assenza di interesse, calo di energia.  L’Iperico può interferire con il metabolismo di alcuni farmaci, per cui prima di assumerlo è necessario chiedere il parere del medico o del fitoterapeuta. 

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