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Parliamo di colesterolo

Il colesterolo è stato per decenni descritto come il più pericoloso killer delle nostre arterie, ma i veri killer cardiovascolari si chiamano: fumo, ipertensione, diabete, obesità, sedentarietà.  Il colesterolo ê una molecola talmente preziosa che il corpo non ha sviluppato enzimi per smontarlo. Lo ricicla solo nel circolo biliare varie volte e lo elimina con […]

Il colesterolo è stato per decenni descritto come il più pericoloso killer delle nostre arterie, ma i veri killer cardiovascolari si chiamano: fumo, ipertensione, diabete, obesità, sedentarietà.  Il colesterolo ê una molecola talmente preziosa che il corpo non ha sviluppato enzimi per smontarlo. Lo ricicla solo nel circolo biliare varie volte e lo elimina con le feci.  Spesso si dimentica di dire come sia presente in tutte le nostre cellule; come il nostro cervello ne contenga quantità molto elevate, poiché senza di esso non potrebbe funzionare; come la maggior parte dei nostri ormoni sia prodotta a partire dal colesterolo; come il colesterolo HDL (quello cosiddetto “buono”) si occupi di impedire il generarsi di processi di arteriosclerosi tenendo libere le arterie.  Il metabolismo del colesterolo avviene quasi totalmente nel fegato, prodotto autonomamente per via biosintetica e solo una piccola percentuale è introdotta con l’alimentazione. Per capire se davvero il valore di colesterolo segnalato dagli esami rappresenti o meno un problema, si devono confrontare i valori del colesterolo totale con quelli del colesterolo “buono” (HDL). Se il rapporto tra questi due valori è di 4,5 o inferiore per le donne e di 5 o inferiore per gli uomini, il valore di colesterolo è corretto, anche se il colesterolo totale fosse elevato. 

Cosa fare in caso di colesterolo alto

Quando i valori di colesterolo sono più elevati della norma, è necessario intervenire:

  •  sul piano dietetico, incrementando l’uso di tutti quegli alimenti che tendono a innalzare la proporzione di colesterolo buono (HDL): avena, cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione, noci, pesce azzurro
  • Anche il recupero del peso forma è importante, come pure il fatto di svolgere un’attività fisica aerobica prolungata e leggera quotidiana (camminare, passeggiare in bicicletta, nuotare). 
  • Attenzione alla glicemia: valori del colesterolo HDL (buono) basso sono strettamente correlati all’iperglicemia, che influenza anche i valori del colesterolo LDL (cattivo) perché ne aumenta l’accumulo nel sangue.  
  • Nell’ambito della fitoterapia, per mantenere adeguati livelli ematici di colesterolo, si può utilizzare il Riso rosso fermentato, riso comune (Oryza sativa) fermentato da vari ceppi del Monascus Purpureus, chiamato anche lievito rosso per via della sua colorazione. Durante l’attività fermentativa, questo lievito si arricchisce di Monacoline, un gruppo di sostanze note per la capacità ipolipemizzante. Esse hanno la capacità di ridurre la biosintesi epatica del colesterolo endogeno, si  comportano cioè come statine naturali, con un’attività simile alle statine di sintesi. Gli integratori di Riso rosso fermentato possono essere abbinati ad altre sostanze naturali che ne esaltano e completano l’azione, come l’estratto di Carciofo, che interviene sui livelli di colesterolo favorendone l’escrezione con la bile;  la Gymnema, che interviene sul controllo glicemico, il Coenzima Q10,  potentissimo antiossidante, efficace nel controllare la perossidazione dei lipidi di membrana e delle particelle di colesterolo LDL. Essendo una terapia lunga, è quindi importante affidarsi sempre al controllo di un medico, anche se i prodotti a base di Riso rosso fermentato sono stati classificati come integratori. Essi non vanno mai assunti insieme alle statine, ma solo in alternativa ad esse, se il medico lo ritiene opportuno.

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